martedì 21 giugno 2016

L'Amarcord del garganico Ferruccio Castronuovo.

CINENOTIZIARIO
GLIA AMICI DEL CINEMA ADRIATICO
22.06.2016 ORE 21.30

 
AMARCORD – regia di Federico Fellini, 1973
AMARCORD  in dialetto romagnolo vuol dire   “MI RICORDO” (A  M’ ARCORD ). E’ il regista Fellini che ricorda gli anni della sua fanciullezza (anni ’30) al suo paese Rimini. Con la nostalgia negli occhi rivede le parate fasciste, la scuola (con l’insegnante prosperosa che stuzzica i primi pensieri dei ragazzi), la ragazza “che va con tutti”, la prostituta sentimentale, la visita dell’Emiro dalle cento mogli, il passaggio della Mille Miglia, il paese intero che in mare, sotto la luna, attende il “REX”.

E’ una Rimini di altri tempi che non esiste più, che Fellini “invita” ad identificare con la città natale di ognuno di noi, che nel tempo è cambiata e non esiste più. E’ l’esaltazione di fatti minimi che vengono portati agli onori della cronaca perché al bar tutti ne parlano, è l’esaltazione di uomini minimi che allo stesso tempo vengono riconosciuti personaggi di alto rango perché al bar tutti ne parlano, di donne minime perché sono sulla bocca di tutti. E restano nel ricordo di tutti quelli che hanno vissuto quei tempi. Per Fellini ogni paese ha il suo AMARCORD, con la sua Gradisca, la sua Tabaccaia e il Bab de mi bab. Bisogna solo riscoprirli nella memoria per ricordarli.

Per molti versi questo film è legato a Vieste e al Gargano. Per Ferruccio Castronuovo aiuto regista di Fellini, originario di Vico del Gargano, per Nino Rota autore delle musiche, Direttore al Conservatorio di Bari e più volte a Vieste a Piazzetta Petrone, per Tonino Guerra scrittore, scenografo e amico del cuore di Fellini, innamorato di Vieste in cui per diversi anni ha avuto una casa che da Largo S. Pietro si affacciava sulla Ripa.


Amarcord ha vinto l’Oscar nel 1975 come miglior film straniero ed è inserito nella lista dei 100 film italiani di sempre.  
  (Francesco Lubrano di Giunno – 10 maggio 2016 – Roma)

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